sabato 15 gennaio 2011

Stone Sour - Audio Secrecy

Ed ecco gli Stone Sour, band salita alla ribalta con due ottimi dischi quali l'omonimo esordio e il successivo Come What(ever) May, tagliare il traguardo del terzo disco in studio. Spesso capitolo fondamentale nella carriera di una band, vedi i Metallica con Master Of Puppets, gli Iron Maiden con The Number Of The Beast e tante altre, gli Stone Sour cercano il salto definitivo, da costola degli Slipknot (Taylor, voce e Root, chitarra) a gruppo affermato e "indipendente". Ma andiamo ad analizzare il disco un pò più nel particolare.

L'artwork è ben curato, quasi a voler evidenziare l'importanza data dal gruppo al terzo episodio della loro saga, la copertina è sicuramente non originalissima ma piacevole ed adatta allo scopo.
Si parte subito con un intro di piano molto greve, che fa da preludio al primo vero, esplosivo brano, Mission Stantment, questo si in pieno stile Stone Sour! Deflagrante e melodica allo stesso tempo, è stata presentata molti mesi prima dal vivo, diventando subito una delle hit del disco.
La cosa che balza all'orecchio è la produzione un pò meno graffiante, soprattutto per quel che riguarda la batteria, rispetto ai due dischi precedenti, ma comunque di ottimo livello!
Digital (Di You Tell) prosegue sulla stessa falsariga della precedente, molto melodica nel suo incedere, lascia intravedere l'andazzo generale del disco... infatti la linea di canto è priva di scossoni e di estremizazzioni, cosa assai strana visto che sicuramente non sono i pezzi più pesanti del disco.
Altro pezzo degno di nota è il primo singolo Say You'll Haunt Me, una canzone rock decisamente buona, di facile assimilazione, il ritornello rimane stampato in testa già dopo pochi ascolti. Non ci sono dubbi sul perchè sia stata scelta come primo singolo!
Si prosegue con l'alternanza di pezzi pesanti ad altri più leggeri ed orecchiabili, decisamente più presenti in questo cd che negli altri due messi insieme. I pezzi lenti e più melodici hanno tutti un anima molto intimista e sognatrice, a volte un pò malinconici, ma senza trovare forse una vera e propria hit...
Il rischio forse è che il disco a parte un paio di pezzi scorra via senza troppe pretese ma anche senza lasciare un qualcosa di concreto, qualcosa che rimanga ben stampato in testa o che faccia entusiasmare.

In conclusione si può dire che anche se probabilmente il risultato sia leggermente infieriore alle aspettative iniziali, questo terzo album degli Stone Sour si lascia ascoltare volentieri, ben suonato, ben arrangiato e ben prodotto, ma forse può stufare dopo qualche ascolto un pò troppo ripetuto.

Voto 7

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