martedì 18 gennaio 2011

Black Label Society - Order Of The Black

Solo un grande uomo può affrontare problemi e momenti poco fortunati senza batter ciglio, da vero guerriero. A quanto pare Zakk Wylde, mastermind di Black Label Society ed ex-ascia del Madman rientra perfettamente nella categoria.
Superata la probabile delusione dalla separazione con Ozzy e alcuni problemi fisici non indifferenti (tanto da essere costretto ad uno stile di vita più sano: niente più fiumi di birra!!) torna alla carica sfogandosi nel suo nuovo studio personale e dando alle stampe un nuovo capitolo della saga dell'Etichetta Nera.

Senza essere troppo di parte gli ultimi due album cominciavano a soffrire di una certa staticità e mancanza di quella carica ed energia che sono poi marchio di fabbrica dell Black Label Society. Insomma Zakk questa volta era atteso al varco.

E proprio in questo frangente dimostra al mondo intero di non essere per niente finito, che l'ispirazione è tornata, il talento mai se ne è andato, ma magari solo sopito.

Order Of he Black è il summa di tutta la discografia "Wyldiana". Pesante, ironico, veloce, romantico, devastante. Una dote di questo disco è forse non prendersi troppo sul serio. é un disco metallaro in tutto e per tutto, è puro divertimento, è veloce, è ignorante e colto allo stesso tempo, è intriso di vita fino all'ultima nota.

L'impressione è che Zakk abbia riversato tutta la tensione, la carica ed emozioni degli ultimi anni in questo disco. E la differenza si sente.

Basta pensare al trittico iniziale, Crazy Horse, Overlord, Parade Of The Dead, non lasciano prigionieri, difficilmente riuscirete a trattenere il piede, il ritmo cattura subito la mente.
Se da una parte graffia e stordisce con ritmi cadenzati (Southern Dissolution,Godspeed Hellbound) dall'altra è in grado di cullarti dolcemente con le sue ballads dal sapore romantico, spesso accompagnate dal pianoforte, vecchio amico di Zakk. Da segnalare January, che riporta la mente al magnifico Book Of Shadow, sia come melodie che come cantato.

Zakk è un artista totale, capace di far fischiare la sua Les Paul come se fosse collegata ad una centrale nucleare, ammaliare cantanto al piano melodie struggenti oppure urlare al microfono tutto il suo disappunto. Zakk è questo, prendere o lasciare. E noi sicuramente scegliamo la prima opzione.

Voto: 10

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